In pensiero -
n. 05 / 2011
Un altro mondo o un mondo d'altri?
sabato 17 dicembre 2011
ore 18.30 al KNULP (via madonna del mare 7/a, Trieste)
una serata di live performance
musica dal vivo, mostre e proiezioni
con Ugo Pierri, Pietro Spirito | Roberta Radini, Alfredo Lacosegliaz, Furio Pillan | Matteo Danieli | Baby Gelido, Luigi Nacc,i Gianmaria Nerli
LA RIVISTA CHE SI GUARDA SI LEGGE SI ASCOLTA
Semestrale multimediale di opere inedite dedicato alle arti e alla riflessione contemporanee, in pensiero è una rivista che vuole sperimentare il presente, misurandosi, attraverso strumenti espressivi sempre diversi, con un mondo che a ogni passo chiede di essere riconosciuto e (ri)pensato.
in pensiero non vuole precludersi a nessuna forma espressiva che partorisce, appunto, pensiero, e si attiva perché questi fili siano tirati con opere inedite di discipline e media diversi, come canzoni, poesie, video, fotografie, racconti, dipinti, saggi, senza fare distinzione d’uso tra il volume cartaceo e il dvd: nella piena convenzione che ciascun linguaggio dica sempre qualcosa che altrimenti resterebbe non detto, o magari non pensato.
La domanda che questa volta proponiamo, un altro mondo o un mondo d'altri?, è più politica, più essenziale, chiede di misurarsi con il problema cosmogonico per eccellenza della prospettiva: sì, perché nei vari tipi racconto, nelle cosmovisioni, nei nuovi rituali che riusciamo a intercettare, che idea di presente o di futuro viene fuori? viviamo in un presente, o vivremo in un futuro, che ci appartiene, del quale siamo protagonisti, nel quale possiamo scegliere individualmente e collettivamente? nel quale sogniamo, o pensiamo, un altro mondo, un mondo realmente altro da quello ricevuto in eredità? oppure il mondo che crediamo nostro concretamente non ci appartiene, e non ci apparterrà? oppure il mondo che abitiamo, e che molti altri abitano senza essere visibili ai nostri occhi, appartiene e apparterrà, in tutti i sensi, ad altri?
Cosa ci dicono dunque i racconti del nostro mondo, se pure questi racconti ci dicono, dell'appartenenza fondamentale alle sue logiche? cosa ci dice una nuova costituzione, esempio più alto della cosmovisione di un popolo che si fa testo, legge, racconto? cosa ci dicono i nuovi linguaggi, le nuove grammatiche così povere di sillabe delle sementi? cosa racconta un modo di fare architettura che coinvolge i cittadini nel progetto urbano? cosa ci racconta la riscoperta di una pratica così antropologicamente umana come quella del camminare e del viandare? cosa scopriamo nelle tante voci, nelle tante lingue e vernacoli della poesia contemporanea?
Come sempre l'ambizione è che le molteplici risposte alle tante e affastellate domande finiscano per comporre un quadro, un'idea di risposta, frammentaria ma complessiva, ai dubbi, alle paure o alle speranze di un mondo che potrebbe benissimo chiedere di esserci, come benissimo potrebbe fare a meno di noi.
» Sito internet di riferimento: www.inpensiero.it
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